Storia

Epoca romana
I primi insediamenti abitativi di cui si abbia certezza vengono fatti risalire all’epoca romana. Durante gli scavi del 1787 per la costruzione della chiesa parrocchiale vennero trovate delle monete di Druso Imperatore Romano; ciò dimostra che i Romani per raggiungere i possedimenti terrieri in Germania, si servirono di Enego come zona di sosta e di rifornimento.

Popolazioni barbare
Intorno al 220/300 d.C., venne eretto il fortilizio della Bastia quale sbarramento alle periodiche invasione dei barbari dal Nord (Cimbri, Teutoni, Longobardi). Le popolazioni barbare e in particolare i Cimbri si insediarono poi su tutto l’altopiano e la loro influenza linguistica permane ancora ai giorni nostri nei nomi di alcuni luoghi del posto (Faffannecche, Lerche, Groba).

Vescovi ed Ezzelini
Intorno all’XII^ secolo Enego divenne proprietà dei Vescovi di Vicenza e Padova che lo cedettero poi agli Ezzelini.
Nel 1260 dopo la strage della famiglia degli Ezzelini, i vari villaggi dell’Altopiano cominciarono ad organizzarsi in veri e propri Comuni.

Reggenza dei Sette Comuni
Nel 1310 i Sette Comuni strinsero fra loro un patto d’alleanza formando sull’altopiano un piccolo stato libero ed indipendente, che assunse il nome di Reggenza dei Sette Comuni e che ebbe vita, tra alterne fortune, fino al 1807. Intorno al 1300 Enego fu di proprietà degli Scaligeri e l’eco di questo passaggio è ancora visibile nella Torre della Piazza. In seguito alle lotte fra Scaligeri e Visconti nel 1387 la Reggenza passò sotto la Signoria dei Visconti di Milano, vincitori sugli Scaligeri.

Repubblica Veneta
Nel 1404, la Federazione dei Sette Comuni per salvaguardare la propria autonomia e difendere la libertà entrò a far parte della Repubblica Veneta. Nel 1500 l’esercito dell’Imperatore di Germania tentò di espugnare le terre dei Sette Comuni ma l’opposizione valorosa degli altopianesi scongiurò il pericolo.

La Sentenza Roveretana
I secoli 16^ e 17^ vedono Enego in lotta contro il confinante Grigno per il possesso delle terre di Marchesina e Monte Frizzon. La controversia trovò soluzione momentanea con la Sentenza Roveretana del 1623 e quella definitiva solo nel 1754 con una mappa confinaria ratificata dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria.

La rivoluzione francese
L’eco della rivoluzione francese arrivò anche sulle nostre montagne: nel maggio del 1797 le truppe francesi entrarono trionfalmente in Veneto decretando la fine della gloriosa Repubblica Veneta. Gli anni dell’occupazione francese non furono anni felici per le genti dell’altopiano, ma già nel 1848 il nuovo nemico aveva il volto dell’Impero Austro-ungarico, ed Enego e tutto l’Altopiano divennero terra italiana solo nel 1866.

La Grande Guerra
Il paese fu particolarmente interessato dalla Grande Guerra, soprattutto nella zona del Monte Ortigara dove fu messa in atto la Strafexpedition austroungarica, con battaglie che causarono migliaia e migliaia di vittime e che costrinsero la popolazione civile al profugato verso il sud dell’Italia.

Emigrazione
Gli anni successivi al 1918 vanno ricordati soprattutto per l’impegno profuso nella ricostruzione del paese quasi totalmente distrutto ma anche per il doloroso fenomeno dell’emigrazione verso terre lontane; in America prima e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto verso gli stati confinanti: Francia e Svizzera.

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